Il primo attracco si registrò nel lontano aprile 1967 e la nave numero uno fu la Daphnella.
Il 9 agosto la petroliera Rava attraccata al terminal marino della Siot ha avuto il privilegio di essere la 20millesima nave a scaricare greggio nell’infrastruttura che collega il porto di Trieste alle raffinerie di Austria, Germania, Repubblica Ceca. Il primo attracco si registrò nel lontano aprile 1967 e la nave numero uno fu la Daphnella.
L’oleodotto TAL, gestito in Italia dalla Siot (Società italiana per l’Oleodotto Transalpiano), è lungo 753 chilometri, ha una portata massima di 7.500 mc/h, una capacità annuale di trasporto di circa 45 milioni di tonnellate di greggio; lungo il suo tracciato sono attive 10 stazioni di pompaggio; a San Dorligo della Valle è presente un parco di stoccaggio con 32 serbatoi (capienza 2.030.000 mc), un secondo parco di stoccaggio è localizzato a Lentig, periferia di Ingolstad, Germania (7 serbatoi per un totale di 318.000 mc).
La costruzione del Tal iniziò nel 1951 e si concluse in mille giorni di lavoro. L’infrastruttura è composta da oltre 41mila tubazioni saldate in opera.
Per comprendere il rilievo che il Tal ha nell’economia dei paesi collegati a Trieste è sufficiente ricordare che rifornisce del 40% del fabbisogno energetico della Germania, il 90% dell’Austria e il 50% della Repubblica Ceca.
Per trasportare la medesima quantità di greggio servirebbero in media 10.000 camion cisterna al giorno.